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Ostetrica a domicilio in Lombardia, parte il progetto per le neomamme

da | 22 Ago 2025 | Salute-Benessere

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Un aiuto concreto nei primi giorni dopo il parto: Regione Lombardia avvia la sperimentazione dell’ostetrica a domicilio, con visite dedicate alle neomamme e ai neonati.

Ostetrica a domicilio: La Giunta regionale ha approvato il progetto pilota “Continuità assistenziale ostetrica: la prima visita domiciliare dopo il parto”, che prevede l’intervento di un’ostetrica direttamente nelle abitazioni delle neo-famiglie.

L’iniziativa nasce con l’obiettivo di supportare mamme e bambini in un momento particolarmente delicato, offrendo assistenza sanitaria, sostegno emotivo e consigli pratici.

Bertolaso: “Un investimento sul futuro e contro l’inverno demografico”

“Con questa sperimentazione – ha spiegato l’assessore al Welfare, Guido Bertolaso – portiamo un gesto di vicinanza direttamente nelle case. La visita domiciliare dell’ostetrica aiuta la mamma, il bambino e la famiglia a vivere con maggiore serenità i primi giorni insieme. È uno strumento prezioso sia nelle aree montane e periferiche sia in città, perché consente di intercettare subito eventuali fragilità fisiche, psicologiche o sociali.

È un investimento sulla prevenzione, sul benessere e sul futuro della nostra comunità, oltre che un tassello della strategia regionale per contrastare il calo delle nascite”.

Un sostegno sanitario, emotivo e sociale

Il progetto punta a garantire una vera continuità assistenziale: dall’ospedale alla casa. L’ostetrica non solo seguirà la salute della mamma e del neonato – ad esempio con consigli sulla gestione dell’allattamento – ma valuterà anche il contesto familiare e ambientale in cui il bambino cresce.

In questo modo sarà possibile attivare tempestivamente specialisti in caso di necessità, offrendo un aiuto completo, soprattutto nei casi di maggiore vulnerabilità.

Equità di accesso anche in aree periferiche

Uno degli aspetti centrali dell’iniziativa è l’abbattimento delle distanze geografiche e sociali. Portare l’assistenza a domicilio significa garantire cure di qualità anche alle famiglie che vivono in zone montane o periferiche, spesso più isolate e con maggiori difficoltà di accesso ai servizi sanitari.

La sperimentazione: territori e durata

La fase pilota durerà 12 mesi, con un finanziamento di 500.000 euro, e coinvolgerà diverse province lombarde:

  • Pavia (IRCCS San Matteo, ASST Pavia)
  • Como (ASST Lariana)
  • Varese (ASST Sette Laghi, ASST Valle Olona)
  • Sondrio (ASST Valtellina e Alto Lario)
  • Brescia (ASST Valcamonica, ASST Spedali Civili)
  • Bergamo (ASST Papa Giovanni XXIII, Bergamo Est e Bergamo Ovest)
  • Milano (ASST Fatebenefratelli Sacco, IRCCS Policlinico di Milano)

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