Il nuovo Dpcm 16 gennaio è stato firmato dal Presidente del Consiglio. Ecco cosa si potrà fare e cosa no. 3 regioni in zona rossa e 9 in arancione
Il nuovo decreto “Dpcm 16 gennaio”, sviluppato per fronteggiare l’emergenza Coronavirus, che sostituisce quello attuale per restare in vigore fino al 5 marzo, è stato firmato ed è pronto ad essere varato.
Sembra, però, che il Dpcm non abbia novità importanti, a parte l’istituzione della zona bianca e il divieto di spostamento tra regioni, anche se appartenenti alla fascia gialla, fino al 15 febbraio.
Anche il coprifuoco dalle 22 alle 5 resterà attivo tra le varie misure già in vigore appartenenti alle zone con restrizioni.
Nelle giornate festive e prefestive saranno chiusi i negozi all’interno dei centri commerciali e dei mercati ad eccezione di farmacie, parafarmacie, negozi di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, librerie, edicole e tabacchi.
Bar
Per quanto riguarda i bar, viene confermato il divieto del servizio di asporto dopo le ore 18, già oggetto di discussione nei giorni scorsi.
Palestre e piscine
La chiusura delle palestre, delle piscine, dei cinema e dei teatri viene prorogata ulteriormente e le piste da sci non verranno riaperte fino al 15 febbraio.
Musei
Confermata la riapertura dei musei, ma sono per quelli ubicati nelle Regioni gialle e comunque solo nei giorni feriali, a patto che riescano a garantire una modalità di fruizione contingentata al fine di evitare assembramenti e consentire che i visitatori possano rispettare la distanza tra loro di almeno un metro.
Scuole
In merito alle scuole, da lunedì le superiori continueranno al 50%, mentre asili, elementari e medie proseguiranno con la didattica integralmente in presenza. Nelle zone rosse, invece, le seconde e le terze media, insieme alle superiori, dovranno avvalersi della didattica a distanza.
Regioni in fascia gialla
Campania, Sardegna, Basilicata, Toscana, Molise e Provincia Autonoma di Trento.
Regioni in fascia arancione
Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria e Valle D’Aosta. Restano in area arancione anche la Calabria, Emilia-Romagna e Veneto.
Regioni in fascia rossa
Lombardia, Sicilia e provincia autonoma di Bolzano.