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Incendio Torre dei Moro di Via Antonini, i vigili del fuoco inglesi sono volati a Milano

da | 10 Nov 2021 | Edilizia

I vigili del fuoco inglesi sono volati a Milano per incontrare i colleghi italiani: un momento di condivisione per impedire il verificarsi di altri tragici eventi come quelli accaduti a Londra e a Milano.

 

Una delegazione dei Vigili del Fuoco di Londra che, nel giugno del 2017, è stata impegnata nel tragico incendio della Grenfell Tower di Londra, è volata a Milano per incontrare i colleghi del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco di Milano che, nel mese di agosto, hanno fronteggiato l’incendio della torre di via Antonini.

Due giorni di lavoro, tra la sede dei vigili del fuoco di Milano in via Messina e la torre incendiata in via Antonini, per condividere le più recenti normative scritte dal Corpo Nazionale in tema di prevenzione incendi, le procedure operative adottate dalle due componenti nella gestione dei due incendi.

Al centro del tavolo di confronto il tema cruciale delle misure di prevenzione incendi, dei materiali utilizzati per le facciate di nuovi edifici, delle strategie e tattiche di spegnimento e salvataggio negli edifici, in particolare quelli residenziali di grandi altezze al fine di prevenire e mitigare quanto avvenuto nelle torri di Londra e Milano.

Agli incontri con i vigili del fuoco italiani e inglesi, oltre a una rappresentanza dei servizi sociali dell’Agenzia di Tutela della Salute di Città Metropolitana di Milano e della Protezione Civile di Milano, nonché di esperti tecnici in tema di sicurezza, hanno partecipato anche una rappresentanza dei familiari delle vittime di Londra arrivate a Milano per l’occasione e una delegazione degli inquilini sfollati della torre di via Antonini.

Commento del comitato crisi Torre di via Antonini 32/34:

Ringraziamo gli amici Inglesi che con la loro visita a Milano hanno consentito un confronto ed un approfondimento tecnico tra le due brigate di Vigili del Fuoco e un ulteriore attenzione all’impatto ed ai disagi che le due tragedie hanno causato alle Famiglie coinvolte. Auspichiamo che il Comune di Milano presenti al più presto le integrazioni necessarie alla sua delibera dello scorso 17/09 affinché i contributi stanziati vengano effettivamente erogati alle famiglie e vengano attivate quelle deroghe che consentano alle 8 soluzioni abitative proposte di essere effettivamente disponibili per i residenti di Antonini 32/34. Ci auguriamo infine che, dopo l’interesse attivo dimostrato dal Sottosegretario Scalfarotto, da parte del Governo ci sia piena consapevolezza del problema relativo al quadro normativo e protocollo d’intervento mancante per situazioni come le nostre e che si proceda celermente ad una mappatura degli edifici costruiti con questi pannelli e alla loro completa rimozione al fine di evitare future tragedie”.

Commento di una rappresentanza dei parenti vittime dell’incendio della Grenfell Tower: Hamid Jafari che ha perso suo padre nell’incendio Grenfell e Hayelom Abriha che ha perso suo figlio di 12 anni e sua madre. David OConnell e Abbas Dadou Chair & Vice Chair di Lancaster West Estate del complesso residenziale dove si trova la Grenfell Tower:

Nell’incendio della Torre dei Moro a Milano, il fattore chiave che ha salvato la vita dei residenti è stata la scelta di evacuazione immediata dell’edificio. Secondo i vigili del fuoco di Milano presenti la prima azione è, infatti, quella di evacuare l’edificio e la prima operazione è quella di assicurarsi che tutte le persone siano al sicuro. È stato rincuorante vedere quanto i vigili del fuoco di Milano siano stati aperti ad ascoltare e lavorare con gli inquilini di via Antonini per metterli in sicurezza. In questi due incendi come in altri simili in tutto il mondo possiamo vedere quanto possono essere devastanti gli incendi di rivestimento. Siamo solidali con le vittime di Torre di via Antonini ed esortiamo un sostegno reale alle vittime per ricostruire le loro vite. Questo non è un normale incendio o un incidente. È devastante come un disastro naturale. È come se le case delle persone fossero costruite con materiali infiammabili. Hanno comprato le loro case in buona fede e ora hanno perso tutto. A causa del numero di vittime nel Regno Unito, gli attivisti del rivestimento hanno fatto molto per spingere per cambiamenti nella legge. Esortiamo il governo italiano a considerare questa situazione. L’incendio di Via Antonini avrebbe potuto essere un’altra Grenfell“.

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