Forniture alberghiere: perché sono importanti?
Non “semplici” accessori, ma vere e proprie soluzioni per accogliere gli ospiti nel migliore dei modi facendoli sentire come a casa propria: le forniture alberghiere rappresentano infatti la condicio sine qua non perché le esigenze della clientela vengano ampiamente soddisfatte, rispondendo alle aspettative nutrite al riguardo.
D’altra parte ogni albergo mira proprio a rendere l’esperienza di soggiorno un’esperienza indimenticabile. “Fatta” non solo di accoglienza e gentilezza del personale, di servizi adeguati, e di pulizia della struttura – ovviamente importantissimi – ma anche di tutti quelli che pur potendosi definire “dettagli”, in realtà non lo sono, perché fanno letteralmente la differenza.
A chi, infatti, non è mai capitato, durante un viaggio di piacere o di lavoro, di “scoprirsi” intento ad osservare – solo per fare un paio di esempi – l’allestimento e la composizione dei tavoli per il buffet, o gli accessori dei tavoli stessi? Esprimendo al riguardo una valutazione, a seconda dei singoli casi, positiva oppure non particolarmente “calorosa”?
Ecco, allora, che ciò che di primo acchito può sembrare di contorno, acquista invece un ruolo di tutto rispetto, concorrendo a delineare il livello e lo standard qualitativo offerti da una struttura ricettiva.
Quali sono le indispensabili?
Per forniture alberghiere, come or ora anticipato, si intendono quei “componenti”, quei “fattori”, relativi sia all’ospitalità che alla ristorazione, aspetti strettamente collegati tra loro e “preziosi” per rendere unica, nel suo insieme, la propria esperienza di viaggio.
E ciò spiega perché molta attenzione debba essere prestata in primis alla qualità dei prodotti, così da garantirne resistenza e durata nel tempo. Ma anche allo stile, parimenti di rilievo, che rispecchia la linea della struttura ricettiva di turno, trasmettendo i valori di cui essa si fa “portatrice”.
Soffermandosi in questa sede su quel che concerne la cucina e la preparazione e distribuzione dei pasti, gli elementi necessari saranno tutti quelli specificamente afferenti all’allestimento della tavola, come tovaglie, piatti, posate e bicchieri ad esempio, nonché quelli occorrenti per catering e buffet, e le macchine elettriche da utilizzare di volta in volta, quali affettatrici, impastatrici o mixer ad immersione.
Ma non vanno “dimenticate” le forniture appositamente previste per il bar, la cui scelta è fondamentale per l’immagine dell’attività, nonché per un feedback positivo.
In particolare, il misurino cocktail
È immancabile – insieme ad altri accessori e strumenti, quali lo shaker o il colino ad esempio – tra le attrezzature di un barman “che si rispetti”, ma anche se si desidera stupire i propri amici a casa con gustose bevande.
Parliamo del misurino cocktail, bicchierino graduato che permette di conoscere l’unità di misura degli ingredienti, ossia le “parti” che formano il drink. Facendo così in modo che gli ingredienti stessi siano introdotti all’interno della miscela con il giusto dosaggio.
“Presente” nella prima parte della preparazione del predetto drink, esso riporta alla mente l’idea di una clessidra, avendo le due estremità a forma di imbuto rovesciato. E può realizzarsi in diversi materiali, il più comune dei quali è l’acciaio.
Una piccola curiosità: il misurino cocktail prende anche il nome di jigger, la cui etimologia è da ricercarsi in un’antica danza, come pure nelle distillerie clandestine ai tempi del Proibizionismo. Ipotesi, quest’ultima, più accreditata, ed a cui probabilmente si deve la vera origine del termine.