Economia, quali sono le previsioni di crescita per l’Italia

da | 23 Lug 2023 | Economia

Qualcosa si muove sull’orizzonte economico italiano. Qualcosa che non ha ancora la grandezza e la portata di un’inversione di rotta, ma che rappresenta comunque un ottimo punto di partenza per tornare a guardare al futuro.

Le stime di crescita per il Prodotto Interno Lordo del nostro Paese sono state rivalutate segnando un piccolo ma comunque significativo balzo in avanti: da +0,5% a 1,1%.

A dirlo è stata la Fitch, in occasione dell’ultimo Global Economic Outlook, andato in scena lo scorso anno, che evidenzia come la crescita dovrebbe superare l’1% anche nel 2024 per poi assestarsi all’1,2% nel 2025. “Performance migliore” e soprattutto “parziale ripresa dei consumi nel primo trimestre del 2023”, questi i risultati migliori sottolineati dall’agenzia di rating, che confermano le previsioni ottimistiche per il futuro dell’economia e anche per la situazione finanziaria attuale.

Un trend che risulta simile anche in Europa e negli Stati Uniti. Come spiegano gli esperti in consulenza finanziaria di Moneyfarm anche il mercato del lavoro ha dato segnali di ripresa sorprendenti, con lo spettro della recessione che viene sempre di più allontanato.

È questo, insomma, il momento per tornare a guardare con ottimismo al settore finanziario e soprattutto agli investimenti. In questo panorama gli interessati devono guardare soprattutto al settore della consulenza indipendente, un servizio professionale che garantisce imparzialità e praticità grazie proprio all’assenza di legami o di vincoli con istituti bancari o aziende.

In questa maniera si evita qualsiasi tipo di conflitto di interessi, garantendo agli investitori un punto di vista neutrale e imparziale, incentrato tutto sulla reale possibilità di guadagno.

Fondamentale, in questo senso, è guardare agli investimenti nuovi da fare nel corso del 2023. Tra questi ce ne sono alcuni più tradizionali (come i BOT, i Buoni Ordinari del Tesoro, oppure i BTP, i Buoni del Tesoro Polieannali) oppure più innovativi, come quelli in ESG, investimenti legati alla sostenibilità, al rispetto aziendale e ambientale.

È questo il momento di tornare a investire, anche perché non solo lo spettro della recessione appare più lontano, ma sta calando anche quello dell’inflazione. Negli USA, infatti, la traiettoria è tutta in discesa: nel mese di giugno si è perso addirittura un punto percentuale (dal 4% al 3%), con ottimi segnali di normalizzazione soprattutto nel settore immobiliare e dei servizi abitati, quello in cui l’inflazione si fa sentire in maniera più forte.

Forse è presto per cantare vittoria, insomma, ma qualcosa si sta veramente muovendo nell’economia mondiale. E lo fa in senso positivo.

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