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Da Amazon alla startup Futura, la storia di Lorenzo Pinto

da | 5 Apr 2022 | Formazione

La storia di Lorenzo Pinto (24 anni), Founder & CTO di Futura, la startup edtech specializzata nella formazione personalizzata, volta ad aiutare gli studenti a superare i test d’ingresso universitari.

 

Da sempre appassionato di tecnologia, Lorenzo Pinto (24 anni) è il Founder e CTO di Futura, nonché il volto dietro l’algoritmo di Intelligenza Artificiale della startup. La sua carriera lavorativa inizia molto presto ed è l’esempio di come la passione e il coraggio premino sempre gli audaci.

 

Dai droni a Ingegneria Aerospaziale, fino al corso di IT Management in collaborazione con H-FARM

A soli 14 anni fonda la sua società di progettazione e vendita di Droni che gestisce fino alla maggiore età, quando decide di dedicarsi a tempo pieno agli studi universitari in Ingegneria Aerospaziale al Politecnico di Milano. Il suo desiderio di sperimentare si scontra però con la formazione accademica italiana, ancora troppo teorica e frontale. Decide quindi di intraprendere un percorso più pratico e di iscriversi al corso pilota di Digital Management in collaborazione con l’università Ca’ Foscari di Venezia e l’acceleratore di impresa H-FARM. Questa esperienza gli apre le porte al mondo del digitale, non solo dal punto di vista tecnico ma anche manageriale.

 

È il momento di Australia e Lussemburgo

A Lorenzo curiosità e intraprendenza non mancano e così, a 22 anni, parte per l’Australia per svolgere sei mesi di stage presso LaunchPad, spin off della Deakin University di Melbourne, che si occupa di Intelligenza Artificiale e Blockchain. Inizia come Machine Learning Engineer, successivamente oltre alla parte di pura programmazione e ricerca gli viene affidata anche quella gestionale del team di AI dove si occupa della direzione dei team di Intelligenza Artificiale e della selezione dei nuovi talenti da integrare. “L’Australia è un paese che mi ha accolto e insegnato molto, ma troppo lontano dalle realtà che volevo conoscere da vicino. Il mio obiettivo è sempre stato di entrare in una delle bigtech internazionali per scoprire dall’interno come le più grandi tech companies siano diventate quelle che sono”, commenta Pinto, che proprio mentre è ancora in Australia viene selezionato per entrare a far parte del team di Amazon a Lussemburgo come Tech Product Manager.

“Grazie a questa incredibile esperienza ho avuto modo di sperimentare cosa significasse far parte di una delle più grandi aziende al mondo, dove ogni giorno gestivo team che avevano un impatto su decine di milioni di persone e di utenti. Ho avuto l’occasione di confrontarmi con grandi professionisti e di lasciarmi trasportare all’interno di un luogo di lavoro ineguagliabile in cui la cultura aziendale è il pilastro fondante su cui è stata costruita l’intera azienda”.

 

Il rientro in Italia e l’ingresso in Futura: come la tecnologia può fare la differenza nell’education

A 23 anni la svolta: Lorenzo, che da sempre aveva pensato che il suo più grande sogno fosse lavorare in una corporate, sente il bisogno di tornare sui suoi passi e dedicarsi al settore delle startup, dai ritmi veloci e frenetici con cui si sente molto affine. Viene così selezionato dall’acceleratore di startup LVenture Group per lavorare al progetto Ristocall, una piattaforma che si occupa di matching tra professionisti e titolari nel mondo della ristorazione.

E’ proprio lì che conosce i suoi futuri soci, Andrea Chirolli, CEO di Futura, e Francesco Salvatore, CPO di Futura. Tra di loro c’è subito intesa, sintonia e condivisione di interessi oltre che di origini – i tre ragazzi infatti hanno tutti un legame con Foggia. Qui Lorenzo, ispirato anche dalla sua esperienza personale, decide di dedicarsi completamente a Futura, nella quale vede la possibilità di poter contribuire al cambiamento del rigido, teorico e spesso antidemocratico sistema scolastico in Italia e nel mondo.

“Un docente, anche se il migliore del mondo, è per assioma non replicabile e le sue lezioni sono accessibili a pochi. Solo la tecnologia permette di rendere una lezione disponibile a tutti, in qualsiasi luogo e in qualsiasi momento. Ma questo non basta, perché una lezione di qualità è plasmata dal docente sulla base della classe che ha di fronte: sarà più veloce se gli alunni recepiscono bene i concetti, lenta se trovano delle difficoltà.

Con Futura e i suoi algoritmi di intelligenza artificiale stiamo scalando le capacità dei docenti, diffondendo i loro insegnamenti e personalizzando le lezioni sulla base dei punti di forza e di debolezza di ogni singolo alunno. Ogni studente ha un percorso cucito su di sé, veloce o lento quanto basta, che gli consente di personalizzare il suo metodo di apprendimento come farebbe con una lezione individuale ma ad un costo molto più accessibile.”

 

Le aspirazioni e i progetti per il futuro

Per Lorenzo Pinto e i suoi soci questo è solo l’inizio di Futura: partiti dalla test preparation, sognano di estendere l’applicazione di Futura arrivando ad accompagnare lo studente nel suo percorso formativo dal liceo fino all’università. La visione è quella di creare moduli formativi per gli studenti delle scuole superiori che replicano i programmi ministeriali, poi progetti di orientamento per la scelta universitaria con la possibilità di seguire delle vere lezioni universitarie, fino all’aiuto nella preparazione per i test di ingresso e per gli esami. Il tutto in un format a costo accessibile e con l’aiuto dei migliori docenti e tutor a supporto degli studenti.

“L’impatto che questo progetto potrebbe avere è enorme: non solo in Italia, ma anche e soprattutto nei paesi in via di sviluppo in cui, grazie alla tecnologia, si potrebbe raggiungere chi sogna una formazione di alto livello ma non può permettersela. È un sogno che oggi sembra più grande di noi, ma è quello che ci dà la spinta per continuare a lavorare molte ore al giorno e fare nel nostro piccolo tutti i sacrifici che ci porteranno a raggiungere il nostro obiettivo. In Futura non ci accontentiamo, vogliamo raggiungere il miglior risultato possibile per costruire un’azienda solida e conosciuta che attiri i migliori docenti e ci permetta di raggiungere l’obiettivo di democratizzare l’istruzione nel mondo”, conclude Pinto.

Tag: Futura