Come guadagnare con Twitch

da | 15 Feb 2023 | Marketing-Web

Quando a inizio anni 2000 i primi pionieri si affacciavano con approccio hobbistico alla creazione di contenuti audiovisivi online non avrebbero forse mai immaginato che venti anni dopo quel settore sarebbe stato una vera gallina dalle uova d’oro per migliaia di persone e società in tutto il mondo.

Nel 2020 i content creator attivi al mondo erano già cinquanta milioni, e tra questi almeno due milioni lo facevano a livello professionale con questo tipo di attività come loro principale fonte di reddito; in Italia sono trecentocinquantamila considerando anche i collaboratori e non solo chi ci mette la faccia, a dimostrazione di un settore dinamico e in continua crescita che attira sempre più persone per le possibilità di arrotondare il proprio stipendio se non di diventare una vera e propria professione.

 

Twitch

Tra tutte le piattaforme di livestreaming quella che attira più attenzioni da parte della comunità sia di spettatori che di creatori di contenuti è sicuramente Twitch, in questa piattaforma sembra infatti che le possibilità di crescita sia per aziende che utenti siano ancora tutte da esplorare, riuscendo ad attirare negli anni da grandi e rinomate realtà del mondo sportivo, come il Poker passato con profitto dalla TV allo streaming, fino ai piccoli streamer del mondo di YouTube che sono riusciti in alcuni casi anche partendo da zero a creare veri e propri imperi sulla piattaforma di proprietà di Amazon.

La storia di Twitch parte il 6 giugno del 2011 come progetto collaterale dedicato ai videogiochi della sito di streaming generalista Justin.tv riuscendo in breve tempo a ritagliarsi il ruolo di sito di riferimento per lo streaming di videogiochi; nel 2014 la società Twitch interactive viene acquistata per la cifra monstre di 970 milioni di dollari da Amazon ed entra a fare parte nella costellazione di società di proprietà del magnate dei servizi di e-commerce Jeff Bezos.

Ma come mai Twitch risulta particolarmente di successo rispetto ai suoi competitor nello stesso segmento di mercato?

In primo luogo la piattaforma viola permette una maggiore personalizzazione della performance artistiche da parte dell’influencer aprendo un ventaglio di possibilità maggiori, ha una politica meno stringente rispetto ad esempio a YouTube sui contenuti che possono essere streammati e in ultima istanza permette maggiori guadagni ai propri iscritti rispetto alla sua concorrenza.

Come affiliarsi a Twitch

Dobbiamo premettere che al proprio approdo su Twitch non si comincia subito a guadagnare dei soldi, prima è infatti necessario dimostrare alla piattaforma una propria continuità di utilizzo e di avere un minimo bacino iniziale di iscritti al proprio canale; è richiesto infatti che nell’ultimo mese si siano streammati almeno 500 minuti, divisi in almeno 7 giorni differenti e un bacino di almeno 50 utenti già iscritti.

Ottenuti questi requisiti dopo averla richiesta verrà concessa l’affiliazione e quindi si potrà cominciare a guadagnare i primi soldi grazie ai propri contenuti, questo passaggio potrebbe richiedere l’apertura di una partita IVA nel caso i guadagni comincino a essere cospicui.

 

Come guadagnare

Su Twitch possiamo dividere in due i modi in cui possono essere guadagnati i soldi: quelli che si guadagnano direttamente dalla piattaforma e quelli che si possono guadagnare dalle attività indirette.

I maggiori introiti che arrivano dalla piattaforma sono sicuramente quelli che arrivano dai sub, i sub sono divisi in quattro tier:

Tier Prime: è il sub che l’utente fa gratuitamente tramite il suo account di Amazon Prime – i cui prezzi tra l’altro si sono alzati tra le polemiche di molti nello scorso semestre – e che garantisce allo streamer un introito di 1,56 €

Tier 1: abbonamento al costo di 4,99 euro che garantisce allo streamer 2,49 €

Tier 2: abbonamento al costo di 9,99 euro che garantisce allo streamer 5,99 €

Tier 3: abbonamento al costo di 24,99 euro che garantisce allo streamer 17,49 €

L’altro modo è quello di ricevere donazioni in BITS, la moneta virtuale della piattaforma, 1 BITS vale circa un centesimo e servono 100 BITS per guadagnare 1,54 €.

Tra i metodi indiretti invece abbiamo tutte le attività collaterali allo streaming, dal product placement all’interno delle proprie trasmissioni passando per la partecipazione a eventi dal vivo che per i content creator in rampa di lancio o già consolidati possono arrivare a essere le loro fonti di guadagno principali.

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