“Il nuovo aumento dei saggi di interesse dello 0.25% deciso dalla BCE e quindi dalla Lagarde rappresenta l’ennesimo tentativo di frenare l’inflazione nell’area euro.
Tuttavia, tale manovra non è altro che la scia di quanto imposto dalla BCE negli ultimi mesi e che, come si può facilmente osservare dai risultati inflazionistici, non sta avendo gli effetti sperati.
Al contrario, questa politica monetaria restrittiva e quasi ossessiva, avrà come conseguenza un impoverimento delle famiglie che hanno acceso un mutuo a tasse variabile e un effetto avverso per quelle imprese che si accingevano ad effettuare investimenti finanziari nel loro settore produttivo.
Il peccato originale della Lagarde è stato quello di non aver intrapreso misure in grado di attenuare una inflazione da costi puntando a continui aumenti dei tassi poco efficaci, per teoria economica, in tale situazione.”
E’ quanto dichiara Marco Mele, Professore Associato di Politica Economia e Amministratore Unico della SFBM spa.