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Andamento del settore edile in Italia: in crescita o in rallentamento?

da | 7 Apr 2023 | Edilizia

L’andamento del settore edile in Italia nel primo semestre del 2023 risulta in parziale rallentamento. L’ultima manovra del Governo Meloni, la quale ha bloccato il Super Bonus 110% ideato dal Governo Conte bis, ha messo in stand by diversi appalti e numerose ristrutturazioni.

Nonostante ciò, l’edilizia resiste e anche tutti i servizi a essa correlati. Infatti, non bisogna mai dimenticare che al di là di un settore specifico esiste un micro universo correlato, pronto a rispondere alle esigenze della categoria principale.

Per esempio, per quanto riguarda l’edilizia figurano diversi micro servizi connessi, quali il noleggio attrezzature edili, la fornitura di materiali, le consulenze di figure professionali di riferimento, eccetera. Perciò, bloccare un settore significa rallentare un flusso enorme di costellazioni lavorative di cui è difficile scinderne le quantità esatte.

 

Quali categorie comprende il settore dell’edilizia?

Il settore delle costruzioni o dell’edilizia è un pilastro che presenta delle criticità in qualsiasi economia nazionale, poiché all’interno rientrano diverse categorie. Difatti, comprende tutte le attività di sviluppo, di modifica e di manutenzione degli edifici, di strade, di ponti, di aeroporti e di ferrovie, per citarne alcuni.

Pertanto, diventa facile intuire quanto sia vasta la rete di aziende, organizzazioni e soggetti coinvolti nei progetti infrastrutturali. Per rendere l’idea, la semplice richiesta di un noleggio trabattelli richiama il servizio di un’azienda specifica, in grado di offrire ai suoi clienti degli strumenti utili a qualificare un progetto lavorativo. Inoltre, i tempi di realizzazione sono medio-lunghi per cui si allargano anche in ottica di anni.

Possiamo riassumere dicendo che il settore edile è nutrito da un numero pressoché infinito di categorie, utili per l’edilizia residenziale, commerciale, infrastrutturale, finanche all’edilizia pesante, agli appaltatori specializzati e ai produttori e fornitori di attrezzature. Ogni categoria è essenziale per garantire il completamento dei progetti edilizi.

 

Prospetto dell’andamento del settore edile nel 2023

Secondo quanto registrato dall’Osservatorio Congiunturale il 2023 prevede un calo pari al 5,7% degli investimenti nel settore edile, rispetto agli anni precedenti. La Confartigianato ha chiesto a gran voce al Governo di aumentare la capacità di assorbire i crediti e di sbloccare la situazione dei crediti incagliati.

Di fatto il Super Bonus 110%, nato per promuovere la riforma energetica e un maggiore rispetto in termini di sostenibilità da parte degli edifici, rimane bloccato fino a data da destinarsi.

Tale situazione comporta un allungamento dei lavori nei cantieri perpetrata con l’obiettivo di risalire a una soluzione finale. Al momento vengono confermati i crediti nei confronti dei lavori già in avanzato stadio di ristrutturazione e ammodernamento.

Per fortuna, malgrado il Super Bonus sia ancora in stallo, esistono altre formule di incentivi promosse dal Governo, valide per l’edilizia. Alcune fra queste sono state prorogate dall’anno precedente, altre vengono alla luce nel 2023.

Ecco perché il settore edile e i servizi correlati, come il noleggio attrezzature edili per esempio, resistono ai contraccolpi. In particolare, vengono incentivate le riqualificazioni edilizie, gli aiuti ai cittadini in difficoltà economiche nonché un supporto per l’acquisto della prima casa, e soprattutto gli immobili che puntano all’adeguamento energetico.